Me lo avevano raccontato sempre e non ci avevo creduto mai. Ora che tutto sta per finire, so che avevano ragione. Che era tutto vero.
Questa è un’altra cosa. Un’altra città, comunità, famiglia.
Sono 30mila e sono orgogliosi, ostinati, testardi. Ruvidi come la buccia delle ananas appena scaricate e morbidi come la schiuma del cappuccino con cui accompagnano la focaccia del mattino.
Se ti alzi presto e passi il varco che li separa dalla città, vedi cose che non avresti immaginato.
Fronte del porto, Genova.
Ognuno qui indossa una pettorina, una tuta, una divisa. Le loro insegne sono eliche, delfini, ancore, onde e rose dei venti.
Vivono sospesi per aria, nella cabina di comando di una gru. Fanno aprire e chiudere il mare, dentro enormi bacini di carenaggio. Trattano lo scafo di una nave come il corpo di una donna.
Poi si ritrovano in minuscoli bar, all’ombra di un fico, o in una vecchia trattoria all’ombra della Sopraelevata. Sedie di plastica e vino bianco frizzante. E nemmeno allora si rilassano. Politica, calcio, lavoro.
Su un muro c’è ancora una scritta che ricorda Guido Rossa e il suo martirio. Parlano del naufragio della London Valour come se fosse ieri. Onde di 4 metri e libeccio a cento all’ora. Il piroscafo inglese che si spezza in due sugli scogli della diga foranea, proprio davanti a Molo Giano. Loro, la gente del porto, che ne salvano 26 su 46. Solo, dicono. Quello che nel 1970 sembrò un miracolo a tutta Italia per loro fu un fallimento.
Ma hanno la memoria lunga di chi sa aspettare. E nessuno qui, mai, dimenticherà i ragazzi della torre.
I MIEI VIDEO
15 maggio 2013 at 7:21 am
lo aspettavo ed è arrivato puntuale a raccontare a tutti noi questo dramma. Grazie Marco
15 maggio 2013 at 7:23 am
Lo aspettavo ed è arrivato puntuale il racconto di questo dramma. Grazie Marco
15 maggio 2013 at 9:05 am
riesci sempre a farci commuovere.
16 maggio 2013 at 2:10 PM
Un buon cronista non comunica, informa.
16 maggio 2013 at 1:56 PM
Grazie Marco,
un bel documento.
Qualcosa si sa sulle motivazioni che hanno impedito alla nave di invertire la marcia?
Forte, sempre forte, avanti così