Spesso un quadro di insieme lo comprendi meglio dai particolari. Le piccole cose, i frammenti, i minuscoli dettagli. Oggi è stato il primo giorno di scuola di mio figlio.
Scuola materna, quella che un tempo si chiamava asilo.
Lo zainetto preparato con cura la sera prima, l’emozione del grembiule, quasi una corsa verso quel grande edificio in stile ventennio, un palazzone leggermente concavo, color ocra, con una gigantesca scritta SCUOLA, in una piazza centrale e trafficatissima di Roma.
Sulla soglia della classe, mentre i bimbi cominciano a studiarsi e a giocare, la maestra si avvicina e ci allunga un foglio.
E’ la lista delle cose che i genitori devono portare, quasi una lista della spesa.
Prima viene il materiale didattico: una risma di fogli A4, una confezione di buste trasparenti forate, un raccoglitore con gli anelli, una cartellina con elastico, una scatola di pennarelli con punta grossa e una di pastelli, tre cartoncini Bristol colorati e due confezioni di colla stick.
E vabbè, lì per lì non ci fai caso, pensi a quanti disegni farà tuo figlio, a quali sgargianti collage porterà a casa, a quanto si divertirà, quanto imparerà, come crescerà.
Poi però cominciano a venirti dei dubbi. Ti chiedi se questa scuola è quella giusta. Ma soprattutto se questa città e questo paese sono quelli giusti per crescere un figlio.
I dubbi ti vengono al secondo capitolo della lista di materiale da portare a scuola. Il materiale igienico: Scottex, sapone liquido, salviette umide e carta igienica.
Il comune di Roma chiede ai genitori dei bambini di portare la carta igienica da casa. Quando i dettagli sono questi, il quadro d’insieme comincia a far davvero paura.
settembre 19, 2012
17 novembre 2012 at 11:13 PM
I miei figli hanno 30 anni, ed è stata la norma anche allora per i genitori provvedere a procurare gli oggetti elencati nella lista .
L’unica cosa invece che non capisco è come mai il Parlamento abbia approvato la fornitura di carta per 45mila euro…….lì forse ci sarebbe da interrogarsi, come noi abbiamo provveduto e provvediamo alla carta per i figli , i deputati ed i senatori non possono fare altrettanto?